Descrizione
NEL 1733 CARLO GIACINTO ROERO CONTE DI GUARENE ACCETTÒ L'INCARICO DI PROGETTARE IL NUOVO CASTELLO DI MONTALENGHE
Dopo il successo come ufficiale di Vittorio Amedeo II e capitano dei Dragoni, nel 1704 lasciò la brillante carriera militare per dedicarsi completamente all’architettura e alla realizzazione del Palazzo d’Ormea in piazza Carlina a Torino e poi del Castello di Guarene caratterizzato da un disegno di gusto juvarriano molto simile al Castello di Montalenghe.
Il progetto del Castello di Montalenghe prevedeva delle aggiunte laterali simmetriche a padiglione su una struttura preesistente in cima al colle, semidistrutta nel 1699, il tutto distribuito con eleganza su tre piani, due dedicati ai nobili proprietari, arricchiti da saloni con stucchi, decorazioni, camini e pregiati dipinti del Crivelli e l’ultimo piano dedicato alla servitù costituito da camere semplici prive di decorazioni e di altezza decisamente inferiore a quelle sottostanti.
Napoleone Bonaparte
OSPITE ILLUSTRE
Nel 1800 Napoleone Bonaparte, insieme alla sua scorta, soggiornò nel Castello di Montalenghe, elogiò le bellezze del giardino fiorito del Castello e pronunciò un breve discorso nella piazza del paese.
Nel XIX e il XX secolo
“S'ALZA E DIRAMA IN POGGI IL CANAVESE E AI POGGI FAN BEL SESTO ALTI CASTELLI“.
Nel 1860 il Castello fu acquisto dal Cavalier Gualberto Gromis di Trana, il quale fece effettuare numerosi interventi di restauro, nel 1932 passò ai Salesiani tramite testamento della moglie del Cavalier Gromis, che durante la Seconda guerra mondiale ne fecero un ricovero per gli sfollati di Torino per poi diventare un orfanatrofio.
Dal 1979 la proprietà passò al Priorato di San Carlo fino al 1993, anno in cui il Castello si trovava già in stato di abbandono.
L’attuale proprietà ha in programma un importante intervento di recupero e valorizzazione del costruito per riportare all’ antico splendore i vari ambienti rendendoli fruibili anche al pubblico.
Dopo il successo come ufficiale di Vittorio Amedeo II e capitano dei Dragoni, nel 1704 lasciò la brillante carriera militare per dedicarsi completamente all’architettura e alla realizzazione del Palazzo d’Ormea in piazza Carlina a Torino e poi del Castello di Guarene caratterizzato da un disegno di gusto juvarriano molto simile al Castello di Montalenghe.
Il progetto del Castello di Montalenghe prevedeva delle aggiunte laterali simmetriche a padiglione su una struttura preesistente in cima al colle, semidistrutta nel 1699, il tutto distribuito con eleganza su tre piani, due dedicati ai nobili proprietari, arricchiti da saloni con stucchi, decorazioni, camini e pregiati dipinti del Crivelli e l’ultimo piano dedicato alla servitù costituito da camere semplici prive di decorazioni e di altezza decisamente inferiore a quelle sottostanti.
Napoleone Bonaparte
OSPITE ILLUSTRE
Nel 1800 Napoleone Bonaparte, insieme alla sua scorta, soggiornò nel Castello di Montalenghe, elogiò le bellezze del giardino fiorito del Castello e pronunciò un breve discorso nella piazza del paese.
Nel XIX e il XX secolo
“S'ALZA E DIRAMA IN POGGI IL CANAVESE E AI POGGI FAN BEL SESTO ALTI CASTELLI“.
Nel 1860 il Castello fu acquisto dal Cavalier Gualberto Gromis di Trana, il quale fece effettuare numerosi interventi di restauro, nel 1932 passò ai Salesiani tramite testamento della moglie del Cavalier Gromis, che durante la Seconda guerra mondiale ne fecero un ricovero per gli sfollati di Torino per poi diventare un orfanatrofio.
Dal 1979 la proprietà passò al Priorato di San Carlo fino al 1993, anno in cui il Castello si trovava già in stato di abbandono.
L’attuale proprietà ha in programma un importante intervento di recupero e valorizzazione del costruito per riportare all’ antico splendore i vari ambienti rendendoli fruibili anche al pubblico.
Mappa
Indirizzo: Via S. Giovanni Bosco, 12, 10090 Montalenghe TO, Italia
Coordinate: 45°20'18,5''N 7°50'20''E
Indicazioni stradali (Apre il link in una nuova scheda)
Modalità di accesso
Accessibile tramite scale